
DEI NORMANNI
Il Palio dei Normanni é la più imponente rievocazione storica del Meridione d’Italia che si svolge ogni anno nella città di Piazza Armerina nelle giornate del 12-13 e 14 agosto. Feste medievali, tamburi, trombe, sbandieratori, cavalieri, guerrieri, arcieri, dame e notabili, balli medievali fanno da splendida cornice alla manifestazione medievale in costume, tra le più antiche del Meridione d’Italia. Essa si svolge con questo nome e in questa veste dal 1952, ma affonda le sue radici nei secoli precedenti quando era nota come “La Cavalcata”, un’antica corsa di cavalli nata per rendere omaggio alla Madonna delle Vittorie, protettrice della città medioevale.
Dame e Notabili al cospetto del Gran Magistrato di Plutia
La festa trae spunto dalla conquista, che ha assunto poi i caratteri di una guerra santa di liberazione, che i Normanni del Conte Ruggero d’Altavilla combatterono a partire dal 1061 contro i Saraceni, i quali occupavano la Sicilia da oltre 150 anni. La leggenda vuole che il Santo Vessillo della Madonna che ha accompagnato le vittorie normanne (da qui “Madonna delle Vittorie”), donato dal Papa al Conte Ruggero d’Altavilla per propiziare la conquista, sia stato a sua volta donato da Ruggero agli abitanti dell’antica “Platia” (o “Plutia”) per la loro fedeltà, affinché lo proteggessero e lo venerassero. In questo contesto storico i quattro quartieri storici Monte Mira (in giallo),Castellina (in blu), Canali (in rosso) e Casalotto (in verde) si sfidano il 14 agosto in un’avvincente giostra medievale detta la “Quintana del Saraceno” per aggiudicarsi il Palio e il Vessillo Mariano che custodiranno poi per tutto l’anno nella parrocchia del Quartiere.
I cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici fanno il loro ingresso al Campo Sportivo prima della Giostra del Saraceno
La manifestazione si svolge in 3 momenti principali, in attesa della “Quintana“. ll 12 agosto, avviene la Consegna delle armi e benedizione dei Cavalieri giostranti e dei Quartieri, giorno 13 la Consegna delle chiavi al Conte Ruggero d’Altavilla e giorno 14 appunto la Quintana del Saraceno.
la consegna delle armi
Nelle prime ore del pomeriggio i cortei dei quattro quartieri si riuniscono presso le proprie chiese di riferimento e da lì si dipartono percorrendo le vie principali di ogni quartiere. Una volta giunti in Piazza Garibaldi, si congiungono con il corteo del Magistrato dei Quartieri, composto dal Priore, dai Magistrati e dal nostro gruppo di Musici e Sbandieratori, e con il corteo di Plutia, in cui spiccano le figure del Gran Magistrato di Plutia e della Gran Dama. Da qui il grande corteo si dirige verso Piazza Semini (Teatro Garibaldi) dove avviene la celebrazione della prima giornata del Palio. Dopo gli ingressi fastosi dei singoli cortei e dopo le esibizioni dei vari gruppi di musici, il Gran Magistrato, quale rappresentante del potere giudiziario e di governo della città, con un atto rituale consegna le armi ai Cavalieri giostranti dei quattro quartieri e il pubblico Bando al Banditore di Plutia. Dopo questa cerimonia, l’intero corteo storico percorre le principali vie cittadine gremite di pubblico e si porta nella Basilica Cattedrale per la cerimonia religiosa della benedizione dei Cavalieri giostranti e dei Quartieri, la donazione da parte del Gran Magistrato di una lampada votiva che viene posta ai piedi dell’altare che custodisce la Sacra immagine di Maria SS. delle Vittorie e dai ceri da parte del Priore e dei capitani dei quattro Quartieri.
Il Gran Magistrato consegna a un cavaliere del Quartiere Castellina la lancia con la quale giostrerà due giorni dopo
la consegna delle chiavi
Il secondo giorno viene ricostruito l’ingresso fastoso e trionfale delle truppe normanne in città. Il corteo composto dalle milizie appiedate, dalla cavalleria normanna e dal Conte Ruggero con il Vessillo papale di “Maria Santissima delle Vittorie”, percorrendo le principali vie fa solenne ingresso nella piazza della Cattedrale. Qui ad accoglierlo, annunziato da squilli di trombe e rulli di tamburi i rappresentanti della città: il Priore con il Magistrato dei Quartieri, i Notabili, le Dame, il Gran Magistrato con la Gran Dama, i Cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici, Monte Mira, Castellina, Canali e Casalotto. Sul sagrato della Basilica Cattedrale, al conte Ruggero, scortato dalle Guardie d’Onore, si fa incontro il Gran Magistrato preceduto dai paggi, dal Cerimoniere e dal Banditore, il quale dopo avere assicurato la fedeltà della città, gli dona simbolicamente le chiavi di Plutia. Di seguito il Priore del Magistrato dei Quartieri dona al Conte un piatto d’oro cesellato dalle maestranze dei quattro quartieri. Tra le varie fasi del cerimoniale, i musici si esibiscono e intrattengono il pubblico. Dopo la cerimonia, l’intero corteo si ricompone e attraversando le principali vie del centro storico si ritira nelle logge di contrada San Pietro.
Il Conte Ruggero, interpretato da Ronn Moss nel 2022, mostra trionfalmente al pubblico le chiavi della città ricevute dal Gran Magistrato
la giostra del saraceno
Il terzo giorno, presso il campo S. Ippolito si svolge il vero e proprio torneo medievale “La Quintana del Saraceno” che consiste in una serie di prove di abilità fra i cinque Cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici, che si contraddistinguono con i propri colori sociali: Monte Mira, (colore giallo) – Castellina, (colore azzurro) – Canali, (colore rosso) – Casalotto, (colore verde). Nella prima e nella seconda prova i cavalieri devono colpire lo scudo del saraceno, dapprima con una lancia e poi con una mazza chiodata; nella terza prova devono infilare con la lancia l’anello posto al braccio del saraceno; nella quarta devono colpire con un giavellotto un anello pendente da una forca. In ogni prova i cavalli vengono lanciati al galoppo. Alla gara assistono i personaggi che rappresentano il conte Ruggero e i dignitari cittadini, con i loro sontuosi abiti d’epoca. Alla squadra del quartiere che realizza nelle prove il maggiore punteggio viene assegnato il Palio, una copia del Vessillo papale raffigurante “Maria SS. delle Vittorie” che sarà conservato per l’intero anno nella parrocchia del quartiere. Alla fine l’intero corteo si ricompone e attraversando le principali vie, porta in trionfo per la città il Vessillo ed i vincitori.
Un cavaliere del Nobile Quartiere Monte Mira colpisce il bersaglio posto al braccio del Saraceno
